26/03/20

" La lezione degli alberi" Roberto Parmeggiani



“La lezione degli alberi”
Roberto Parmeggiani
Enrico adora la cioccolata, gli insetti e il profumo della primavera.
A Paola piacciono i fermagli per capelli, le farfalle e cercare quadrifogli.
Enrico abita vicino al parco. Gli piace rotolarsi nell’erba e arrampicarsi sugli alberi.
Paola abita vicino alla spiaggia. Le piace costruire castelli di sabbia e sdraiarsi a guardare le nuvole.
Enrico ha nove anni e fa sempre un sacco di domande.
Anche Paola ha nove anni, ma non parla.
Enrico le disegna farfalle colorate.
Paola accetta, sorride, ma nessuna parola esce dalla sua bocca.
Enrico la guarda curioso.
Paola ricambia lo sguardo.
Lui sorride
Lei arrossisce.
Sempre in silenzio.
“ Non hai niente da dire?” Le dicono alcuni compagni.
“ Ti ha mangiato la lingua il gatto?” chiedono mettendosi a ridere.
A Enrico quelle battute non fanno ridere.
Nemmeno a Paola, che si rattrista.
Lei abbassa lo sguardo, si gira dalla parte opposta e sembra chiudersi ancora di più nel suo silenzio.
Lui fissa i compagni e diventa rosso di rabbia, vorrebbe prestarle la sua voce per gridare.
Dino, il maestro, non ha nove anni, non gli piace la marmellata di pesca e le mani sporche di fango.
Gli piacciono molto le nocciole, i sentieri di montagna, le lucciole, i libri sottili.
Ogni tanto, pensa a voce alta.
Un giorno Enrico incontra il maestro al parco e, sapendo che dà sempre buone risposte, decide che quello è il momento giusto per fargli una domanda che da un po’ gli gira in testa.
“Maestro posso chiederti una cosa?”
“Certo, dimmi pure”
“Siamo tutti uguali?”
“Chi?”
“ Noi, i bambini! Siamo tutti uguali?”
“ No, di certo”
“ Allora siamo tutti diversi?”
“ Beh,no, nemmeno.”
“ Quindi? Paola è uguale o diversa da me?”
Il maestro si gratta il mento, aggrotta la fronte, alza lo sguardo verso l’alto, spalanca gli occhi poi risponde:
“ I bambini sono come gli alberi…alcuni sono distratti, sbadati e sognatori come i pioppi: con il loro polline leggero che vaga nell’aria sospinto dal vento, fino a quando non trova un appiglio a cui aggrapparsi.
Altri sono come le querce, forti, coraggiosi, spericolati, ma con un cuore tenero dentro ogni piccola ghianda.
Ci sono bambini delicati e poetici come i ciliegi: pieni di fiori colorati prima e di dolcissimi frutti rossi poi.
Alcuni invece sono come gli abeti, apparentemente sempre uguali e immutabili poi, al momento giusto, quando meno te lo aspetti, si riempiono di belle sorprese.
Ci sono quelli allegri e generosi come il melograno, con quei frutti pieni di gemme curiose che, come bollicine frizzanti, spingono la buccia per uscire quando sono maturi.
Esistono bambini, poi, che sono come i castagni: timidi e un po’ chiusi, a prima vista pungenti eppure sorprendenti quando si aprono al mondo.
O bambini che sono come i tigli: mutevoli a seconda della stagione, con tante malinconiche foglie gialle oppure profumati e incantevoli cacciatori di api.
Infine, alcuni bambini sono come i cachi: i suoi frutti arrivano quando tutti gli altri alberi hanno già perso le foglie e si preparano per l’inverno, sono il cibo preferito degli uccelli infreddoliti. Sembrano in ritardo eppure seguono semplicemente la loro natura, sono alberi a modo loro.
Grandi o piccoli, contorti o dritti, di tante sfumature di verde”…
Enrico aveva la sensazione di guardare gli alberi del parco per la prima volta. Tutti uguali e, allo stesso tempo, tutti così diversi.
Come i bambini, pensò, uguali e diversi, ognuno a modo proprio.
Mentre pensava a tutto ciò, distratto, inciampò in una radice.
Immediatamente si rialzò, si ripulì le ginocchia e controllò che nessuno lo avesse visto. Fissò la radice e sorrise. Pensò a Paola e capì: come gli alberi, anche le persone hanno una parte nascosta e misteriosa che puoi conoscere solo se sei disposto a inciampare in loro.
Enrico ha nove anni e fa sempre un sacco di domande.
Anche Paola ha nove anni, ma non parla.
Sarà per questo che, per il suo compleanno, ha trovato sul banco un sacchettino di semi di cachi con un biglietto: “ Tanti auguri all'albero più bello della classe, Enrico”


La struttura della fiaba

Ascolta bene...poi toccherà a noi inventare una fiaba!

https://youtu.be/-5p5CHYKAUk

Risultato immagini per schema struttura fiaba

"Che cosa ne sarà?"

In questo periodo un po' particolare sono cambiate le nostre abitudini, da quelle igieniche a quelle affettive a quelle scolastiche...
Scrivi un testo :
Come stai vivendo questi momenti?
Come è organizzata la tua giornata ?
Hai introdotto nuove abitudini? ( esempio lavare molto di più e meglio le mani, organizzare i compiti in modo diverso, video-chiamare le persone che non puoi incontrare, fare ginnastica a casa...)
Ci sono tra queste quelle che proprio non ti piacciono e alcune che vorresti rimanessero anche finito questo periodo ?
Racconta in modo dettagliato.

Risultato immagini per videolezione clipart

Campo di papaveri

https://www.thinglink.com/scene/1290275011034087426

per muoverci un po'...


https://app.gonoodle.com/activities/young-dylan-dance-along

Andrà tutto bene!